NUOVO INTERESSE PER I PROGRAMMI MASTER di Elio Borgonovi

Una raccolta di articoli sulla formazione
a cura del Centro Studi Orientamento

NUOVO INTERESSE PER I PROGRAMMI MASTER
di Elio Borgonovi - Presidente ASFOR

Si può dire che gli anni novanta sono caratterizzati, per quanto riguarda il "sistema dell'educazione", dalla progressiva diffusione e dal deciso consolidamento della cultura della formazione continua.
Fattori socio-economici quali la competizione globale, i processi di integrazione internazionale e le conseguenti riconversioni e ristrutturazioni delle imprese produttrici di beni e, più recentemente, delle banche e delle amministrazioni pubbliche, fattori formali, quali ad esempio l'approvazione di nuove leggi che regolano l'attività bancaria producendo profondi cambiamenti nelle logiche che governano il sistema e la gestione dei singoli istituti e l'approvazione di leggi di Riforma dell'Amministrazione Pubblica (locale e centrale), fattori sociali, quali l'affermarsi di valori che portano all'accettazione dei principi di mobilità del lavoro e di riduzione della sfera di "tutela formale" del posto di lavoro, hanno diffuso anche nel nostro Paese modelli di comportamento nei quali ha sempre più peso la professionalità reale delle persone.
Da qui i riflessi sul sistema educativo: poich� il "sistema occupazionale" richiede flessibilità, il sistema di offerta alle conoscenze, competenze, abilità per le persone deve aiutare questa flessibilità e deve garantire "percorsi differenziati".
Si tratta di tendenze recepite dalla Riforma del sistema universitario con l'introduzione dei Corsi di Diploma e con la concessione di più ampi spazi di autonomia alle singole sedi che hanno in tal modo la possibilità di adattare i loro programmi alle mutate e mutevoli esigenze dell'ambiente in cui operano.

Ciò ha portato maggiore chiarezza nel sistema di offerta nel quale appare sempre più evidente una articolazione di iniziative rivolte:

a giovani che devono completare il loro ciclo di formazione di base senza avere una specifica conoscenza della realtà lavorativa (laurea e diplomi universitari);
a giovani che, avendo acquisito una formazione di base completa ma generale e non legata a specifici sbocchi professionali, hanno la necessità di orientare le loro "potenzialità" di tipo logico, metodologico e a volte tecnico verso quelli che ritengono ruoli professionali coerenti con le loro caratteristiche e la loro professionalità (corsi di perfezionamento post laurea, scuole di specialità riconosciute dal sistema universitario legale e corsi Master non ufficialmente riconosciuti ma non per questo meno significativi sul piano dei contenuti);
a persone che dalla loro esperienza di lavoro traggono stimoli per un continuo aggiornamento delle loro conoscenze, competenze e abilità (formazione "post-esperienza" e "per executive" in senso proprio).

In questo quadro il sistema dei programmi "Master" si qualifica come importante "cerniera" tra sistema educativo (specie università) e mondo del lavoro, specie nel campo della "amministrazione e della gestione aziendale" a condizione che:

sia in grado di dare un effettivo "orientamento" alla cultura dei giovani: non va confuso il termine di orientamento con quello di "specializzazione" perch� è noto che nelle imprese produttrici di beni, nelle istituzioni finanziarie, nelle amministrazioni pubbliche, esistono ruoli e posizioni che richiedono conoscenze specialistiche ma anche ruoli e posizioni che richiedono competenze generalistiche, interdisciplinari e a volte multiculturali (si pensi a certe posizioni in imprese e multinazionali transnazionali e a quelle in organismi internazionali);
sia di qualità elevata;
abbia in s� meccanismi che favoriscono il continuo adattamento (Master con programmi che accompagnano l'evoluzione del sistema economico e non restano immutati per lunghi periodi);
si proponga di collegare la formazione manageriale con la diffusione di una cultura e di atteggiamenti nelle persone di diventare "imprenditori di se stessi".

Mentre infatti nel passato la conoscenza dei sistemi di management era di per s� un elemento distintivo e un fattore di successo, oggi non è più così. Se vogliono dare qualcosa di più ai loro diplomati, i programmi Master di oggi devono:

accettare un più elevato livello di competizione "sulla qualità" dei contenuti, del corpo docente e delle strutture di supporto (si pensi all'uso di metodologie "multimediali" che servono ad aumentare l'efficacia del processo di apprendimento);
creare condizioni favorevoli per lo sbocco professionale dei loro diplomati (attività di orientamento, collegamenti stabili con il mondo delle imprese, istituzioni finanziarie, amministrazioni pubbliche, organismi internazionali, ecc.) essendo però sempre molto attenti a chiarire che il futuro della persona in qualsiasi campo dipende sempre meno dal sapere "acquisito con un certo programma e fissato in un dato momento" e sempre più dalla capacità di inserirsi e di promuovere complesse "relazioni sociali" e, soprattutto, dalla capacità di "muoversi".

In un mondo in cui le imprese competono sempre più "sulle conoscenze" quale condizione vincolante per "competere sui prodotti e sui servizi", mentre i sistemi pubblici e il cosiddetto "terzo settore" (non profit) competono sempre più sulla capacità di produrre e diffondere modelli culturali, sono richieste persone non solo disposte ad accettare l'innovazione, ma persone mosse da una continua tensione a promuovere l'innovazione.
I programmi Master, specie quelli accreditati ASFOR, devono porsi questo obiettivo perch� questo è il criterio-guida di qualità che l'Associazione dovrà assumere nel futuro.

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